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Postura in piedi prolungata ed ergonomia

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Affrontare la permanenza prolungata sul posto di lavoro fa parte di una strategia per rendere il lavoro più sostenibile e tutelare meglio la salute dei lavoratori e dell'azienda: quando si presentano al lavoro, i lavoratori devono potersi muovere, allungare e alternare le loro posizioni, e devono anche essere in grado di alternare tra stare in piedi, seduti e appoggiati. Devono quindi essere in grado di prendersi una pausa quando necessario, sedersi e muoversi.

Di seguito alcuni suggerimenti e riflessioni sulla base delle linee guida considerate nel rapporto:

  • Quando una persona rimane in piedi per 15 minuti o più al giorno, possono sorgere problemi dall'essere costretta a stare in piedi per lunghi periodi di tempo.
  • Stare in piedi forzato prolungato significa essere costretti a stare in piedi o vicino a un punto specifico (senza lasciare l'area entro 1 m2).
  • Evitare di stare in piedi sul posto di lavoro per lunghi periodi di tempo:
  1. Ininterrotta per più di un'ora e/o
  2. Più di quattro ore in totale durante il giorno.
  3. Posizioni alternative il più possibile nelle seguenti proporzioni:
  • 30% in piedi;
  • 60% seduto;
  • 10% a piedi/in movimento.

Si sottolinea che il contrario di sedersi non è stare in piedi, ma muoversi. Quindi, anche se spesso è utile avere una scrivania che ti permetta di alternare seduto e in piedi, non basta, perché le due pose statiche si alternano sempre. In termini di prevenzione, quindi, va notato che l'obiettivo generale è l’evitare il più possibile posizioni in piedi forzate prolungate, raggiungere un equilibrio tra posizione eretta, seduta e movimento, e rendere più dinamico il lavoro.