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Cantieri e sicurezza: non sempre il progetto sposa la sicurezza (parte1)

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Fin dall’emanazione del D.Lgs. 494/96, prima normativa inerente la sicurezza in ambito cantieristico, ci si era prefissati di far sposare la parte progettuale con la parte successiva di cantiere, facendo in modo che il lavoro risultasse più sicuro. Gli aspetti che avrebbero dovuto migliorare questa condizione erano quelli legati alle tecniche e alle modalità costruttive e alla gestione delle interferenze lavorative all’interno del cantiere; in realtà ciò non è mai avvenuto.

 

Rapporto tra Coordinatore della sicurezza, progettista e direzione lavori

Già nella fase progettuale, il progettista dovrebbe coinvolgere il Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione e ragionare con lui al fine di ottenere un risultato che possa soddisfare l’aspetto architettonico ed estetico con quello legato alle condizioni di sicurezza. In realtà accade che il CSP, viene nominato appena prima dell’inizio dei lavori e talvolta anche dopo che i lavori sono iniziati: chissà quale prezioso contributo al progetto potrà dare questa figura!!!! La stessa cosa, accade nella fase esecutiva, in cui entra il gioco il Coordinatore in fase di Esecuzione e la Direzione dei Lavori: stessa solfa e stessa considerazione. Ma come si fa a pensare che un approccio così, possa essere efficace in relazione al buon andamento del cantiere? Qualcuno penserà che invece il Committente, dovendo pagare entrambe queste figure, sia più insidioso e che quindi possa fare in modo di rendere tale cooperazione più efficace? Mi sa che non è proprio così….

Non perdetevi la seconda parte!!!! Per qualsiasi info non esitate a contattarci!