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La gestione del primo soccorso in casi particolari (seconda parte)

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Continuiamo l’analisi degli interventi di primo soccorso in casi più particolari ed esaminiamo ora le lesioni causate da condizioni microclimatiche sfavorevoli (troppo caldo e troppo freddo). Per fare ciò, cominciamo a chiarire che per ustione, si intende qualsiasi lesione dovuta all'azione del calore (liquidi bollenti, effetto del sole, agenti chimici, ecc…); le ustioni possono essere di 1°, 2° o 3° grado, dove quelle di 1° grado risultano essere ustioni lievi e viceversa quelle di 3° sono ustioni molto gravi. Ma la gravità delle ustioni dipende anche da quanta superficie del corpo è coinvolta: se le ustioni di 3° grado, invadono meno del 5% della superficie corporea, l’ustione è da considerarsi moderata, viceversa de quelle di 1° grado invadono più dei 3/4 del corpo sono da considerarsi importanti.

 

Come riconoscere le ustioni

Esistono dei sistemi che permettono di riconoscere la tipologia dell’ustione visivamente:

  • ustione di 1° grado: la zona risulta essere arrossata, calda e non molto dolorante;
  • ustione di 2° grado: l’area colpita risulta essere come nel caso precedente, ma con l’aggiunta di qualche bolla;
  • ustione di 3° grado: la zona è di color marrone/nero, è molto dolorante, può esserci perdita di sangue e la zona colpita risulta molto profonda  (morte dei tessuti).

 

Colpo di calore

Il colpo di calore è l'esposizione prolungata a temperature elevate e può provocare un arresto dei meccanismi corporei di autoregolazione della temperatura interna. I sintomi che stanno alla base di un colpo di calore sono:

  • mal di testa;
  • febbre;
  • vertigini;
  • respirazione anomala (dapprima profonda e poi superficiale);
  • perdita di coscienza.

In questo caso, è necessario avvisare i soccorsi e trasportare l’infortunato in ambienti più freschi.