Per interferenza lavorativa, si intende lo svolgimento di più attività lavorative contemporaneamente con il coinvolgimento di più operatori afferenti ad aziende diverse, che prestano la loro opera nello stesso luogo di lavoro. In questi casi, ci si trova a fronteggiare diverse realtà lavorative con Datori di Lavoro differenti, che operano nello stesso sito, nello stesso momento, o anche in alcuni casi in successione se comunque gli effetti del lavoro di chi precede possono ricadere in qualche modo su chi interviene successivamente. L’immediata conseguenza è che ogni prestatore d’opera apporti dei rischi sul luogo di lavoro, connessi con la propria attività specifica, e che questi rischi, sommati a quelli eventualmente apportati da altre aziende, possano in qualche modo generare delle sovrapposizioni che comportano un aumento del livello di rischio.
Laddove l’interferenza tra due o più lavorazioni avviene all’interno di un cantiere, è compito del Coordinatore della Sicurezza, già nella fase di progettazione e cioè nella fase in cui si redige il Piano di Sicurezza e Coordinamento, prevedere ed esaminare tale problematica trovandone la soluzione. Le soluzioni possono essere sostanzialmente di due tipi:
Nel caso dei contratti d’opera o di somministrazione, invece, non si procede come nel cantiere. Qui l’interferenza avviene tra due o più aziende, ma in luoghi di lavoro appartenenti ad una delle aziende oggetto di interferenza (come ad esempio un ufficio, un magazzino, uno stabilimento produttivo, un negozio, un albergo, ecc…). In questi casi, la gestione delle interferenze deve avvenire mediante la stesura di un Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali (DUVRI) redatto dall’azienda ospitante, nel quale le figure della sicurezza coinvolte vanno ad evidenziare e a risolvere le problematiche che l’azienda o le aziende ospiti, possono causare durante lo svolgimento delle loro attività (esempio l’impresa di pulizie, il giardiniere, l’idraulico, l’elettricista, ecc…).