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Aree di stoccaggio rifiuti: da oggi serve un piano di emergenza

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E’ proprio all’interno del nuovo decreto sicurezza, che troviamo le disposizioni per cui gli impianti di stoccaggio e lavorazione dei rifiuti, devono essere dotati di un adeguato piano di emergenza.

Per gli impianti già esistenti, il piano di emergenza interno dovrà essere redatto dal gestore dell’impianto entro 90 giorni dall’entrata in vigore della nuova normativa e cioè entro il 3 marzo 2019. La particolarità, è che il piano dovrà essere trasmesso al Prefetto per le valutazioni del caso e per la redazione entro 12 mesi dal ricevimento delle informazioni del gestore del piano di emergenza esterno, che avrà lo scopo di limitare gli effetti dannosi derivanti da incidenti considerati rilevanti.

 

Il contenuto della nuova normativa

In breve, cerchiamo di sintetizzare il contenuto della nuova normativa: i gestori di impianti di stoccaggio e di lavorazione dei rifiuti, esistenti o di nuova costruzione, hanno l'obbligo di predisporre un piano di emergenza interna allo scopo di:

  • controllare e circoscrivere gli incidenti in modo da minimizzarne gli effetti e limitarne i danni per la salute umana, per l'ambiente e per i beni;
  • mettere in atto le misure necessarie per proteggere la salute umana e l'ambiente dalle conseguenze di incidenti rilevanti;
  • informare adeguatamente i lavoratori e i servizi di emergenza e le autorità locali competenti;
  • provvedere al ripristino e al disinquinamento dell'ambiente dopo un incidente rilevante.