Gli impianti di videosorveglianza, sono quelli più espliciti ed esposti che attraggono molto l’attenzione degli utenti e che spesso sono oggetto di segnalazione e contestazione. Partendo dal presupposto che, se un impianto di videosorveglianza viene realizzato correttamente, viene segnalato con apposita cartellonistica e qualora necessario, viene denunciato all’Ispettorato del Lavoro, non dovrebbe creare particolari problematiche. Proprio per questo motivo, ogni nazione ha delle proprie linee guida, che a breve verranno parzialmente riviste ed uniformate per tutta l’unione europea; l’aspetto positivo, è che queste nuove linee guida, non si discosteranno molto da quelle in vigore ad oggi in Italia.
Premettiamo che, gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori, possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale. Se comunque, le aziende intendono installare nei luoghi di lavoro un impianto di videosorveglianza, hanno l'obbligo di munirsi di apposita autorizzazione all'installazione ed all'utilizzo dell'impianto, rilasciata dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro competente per territorio. A tale proposito, la norma impone alle aziende una serie di adempimenti, quali:
● l’obbligo di esporre un’informativa sintetica;
● l’obbligo di esporre un avviso che riporti gli elementi dell’art.13 del Codice Privacy;
● l’obbligo di incaricare i soggetti addetti alla visione delle immagini.
In caso di sistemi collegati alle forze di Polizia, occorre uno specifico cartello informativo.
Le immagini dovranno essere conservate per un periodo di tempo limitato (max 24/48 ore); rimane comunque inammissibile l’installazione di impianti di videosorveglianza in luoghi riservati esclusivamente ai lavoratori o non destinati all’attività lavorativa (es. bagni, spogliatoi, docce, armadietti e luoghi ricreativi).
Nella pratica, dunque, si tratterà di verificare se l’installazione delle telecamere sia compatibile con i principi di liceità, di necessità, di proporzionalità e di finalità.