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Cos’è il rischio

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Per rischio si intende la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone. Il concetto di rischio implica l’esistenza di una fonte di pericolo e delle possibilità che essa si trasformi in un danno. Ecco che allora diventa importante capire come fare a valutare i rischi che le attività lavorative possono generare, considerando due parametri fondamentali:

  • la probabilità o la frequenza del verificarsi delle conseguenze;
  • la gravità delle conseguenze a danno dei lavoratori.

 

Il rischio residuo

Per rischio residuo si intende il rischio rimanente a seguito del trattamento del rischio, comprensivo anche dei rischi non perfettamente identificabili e misurabili. Dopo aver valutato il rischio, è fondamentale verificare se mettendo in atto delle misure di prevenzione e/o di protezione, si riesce a ridurlo fino a renderlo accettabile (situazione in cui pur mettendo in atto tutto quanto possibile, non si ottiene un livello di rischio migliore).

 

Come calcolare il rischio

Spetta al Datore di Lavoro in collaborazione con le proprie figure della sicurezza (RSPP, Medico Competente ed RLS), esaminare tutte le attività lavorative e valutare tutti i rischi che le stesse possono generare sui lavoratori. A fronte di ciò, applicando una semplice formula, si calcola la matrice di rischio:

Rischio = Probabilità di accadimento del rischio X gravità del Danno che quel determinato rischio è in grado di generare

Dal valore ottenuto, si cerca di capire se il rischio è accettabile e quindi non c’è la possibilità di migliorarlo, oppure se esistono delle misure di prevenzione e protezione aggiuntive o diverse che consentono di ridurlo ulteriormente.