Gli scavi a sezione obbligata vengono realizzati per tutte quelle lavorazioni dove la sezione dello scavo è vincolata a causa dello stato dei luoghi e della presenza di strutture o servizi.
Questa tipologia di scavi presentano pareti verticali o quasi, e vengono effettuati spesso nei centri urbani per realizzare trincee, pozzi, sottomurazioni e fondazioni.
La sezione ristretta è la principale fonte di pericolo, a causa dell’alta probabilità di distacco di blocchi di terreno dalla pareti, per la limitatezza e per la bassa velocità di fuga consentita agli operatori, in caso di pericolo, per raggiungere un luogo sicuro. Ma come fare allora per poter operare in sicurezza all’interno di scavi in sezione ristretta? Di seguito riportiamo alcune considerazioni.
Quando si effettuano le attività di scavo è importante conoscere le caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni sui cui si agisce, la tenuta delle pareti di scavo è il fattore principale da determinare e da tenere sotto controllo.
La capacità della parete di scavo di autosostenersi deve essere valutata in sede progettuale, a mezzo di indagini preliminari di natura geologica e geotecnica, a seguito delle quali è possibile dare allo scavo una opportuna inclinazione di sicurezza (scarpa, angolo di scarpa), così che risulti stabile nel breve periodo e non vi sia pericolo di frana.
L’inclinazione di sicurezza, che deve essere tenuta ben presente dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione, è individuata dalle caratteristiche della parete di scavo e i principali fattori che influenzano la stabilità di un versante, sia esso naturale che artificiale, sono di seguito elencati:
Ecco come alcuni fattori specifici, influenzano la instabilità di un versante:
Concludendo, possiamo dire che tutti i terreni si dispongono naturalmente sotto l’azione della forza di gravità, secondo un angolo di inclinazione rispetto all’orizzonte che si chiama angolo di declivio naturale (angolo di attrito), che varia in base alla tipologia di terreno ed al suo contenuto d’acqua.
Ovviamente, essendo in presenza di uno scavo in sezione obbligata, sta a significare che i fronti dello scavo stesso, non abbiano una scarpa ed un’ampiezza tale da rendere sicuro l’accesso da parte degli operatori. Prima che gli addetti ai lavori possano accedere in sicurezza all’interno di scavi in sezione ristretta, è necessario avere la certezza che gli stessi possano accedervi senza correre alcun rischio.
Esistono sistemi provvisionali di sostegno e di protezione, concepiti appositamente per garantire la resistenza alla sollecitazioni provocate dalla pressione del terreno, dalle strutture adiacenti lo scavo e dai carichi addizionali e vibrazioni presenti nella zona (materiale in deposito, traffico di automezzi, ecc.).Il soddisfacimento di tutte le predette condizioni permette di realizzare dei moduli di protezione simili ad una gabbia di sicurezza.
La protezione delle pareti di uno scavo in sezione obbligata, deve essere effettuata con sistemi di armatura e di puntellazione delle stesse, da realizzarsi con elementi di sostegno in legno o in acciaio. L’utilizzo di sistemi metallici prefabbricati modulari (sbadacchi) e testati secondo normativa tecnica, consente vantaggi maggiori rispetto a quelli realizzati in legno in cantiere che si concretizzano in: facilità di posa, recupero dopo posa, profili di notevole inerzia, differenti forme geometriche, moduli di larghezza diversa, scelta delle caratteristiche di resistenza in base alla distanza del puntello di base e della larghezza interna di puntellazione, ambienti di diversa natura con o senza presenza di acqua.
L’accesso e l’uscita dallo scavo, deve essere effettuata tramite una o più scale poste ad una distanza opportuna dalla zona di lavoro, che tenga conto degli ostacoli e degli ingombri presenti in trincea e comunque durante il montaggio/smontaggio dell’armatura, ad una distanza non superiore a 3 m dalla zona di lavoro. Pertanto, per scavi particolarmente estesi, è necessario prevedere più scale di accesso/uscita, in relazione al suo sviluppo.