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Gru e interferenze

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E’ questa una tematica che dal punto di vista pratico non sempre viene presa in considerazione nel modo corretto dagli addetti ai lavori e dai coordinatori per la sicurezza.

Innanzitutto chiariamo subito cosa si intende per interferenza, in relazione alla presenza di gru: per interferenza si intende qualsiasi ostacolo che limita o impedisce la movimentazione di una gru.

Nella sostanza possono essere considerate interferenze tutte le strutture fisse presenti nell’area di cantiere o all’esterno di essa, la presenza di altre gru o di altre attrezzature di lavoro nello spazio aereo in cui opera un apparecchio di sollevamento e la presenza di impianti e/o linee elettriche attive.

In tutti i casi sopra citati il principale problema è dato dal fatto che la gru non può muoversi liberamente senza entrare in contatto con un ostacolo; tale situazione è irregolare e pericolosa ed è per questo che occorre definire delle procedure di lavoro.

 

Definire le corrette procedure di lavoro

Siccome le interferenze comportano rischi anche gravi per tutti gli addetti ai lavori e non solo, occorre che essi vengano analizzati e valutati dal coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP) o dal coordinatore della sicurezza in fase esecuzione (CSE) in relazione a quando sorge la problematica dell’interferenza.

Se possibile, è importante che già in sede di organizzazione del cantiere si proceda nella scelta delle misure di sicurezza da adottare, a partire dalla corretta selezione della tipologia di apparecchio di sollevamento in relazione alla posizione, agli aspetti prestazionali, alle dimensioni e agli ingombri. Qualora non siano presenti i coordinatori della sicurezza, sarà cura dei datori di lavoro delle imprese interessate provvedere all’organizzazione e alla gestione delle interferenze sopracitate.

 

Cosa prevedere nelle procedure di lavoro

Affinché le procedure siano corrette ed utili per tutti, devono contenere una serie di aspetti tecnici esecutivi, che gli addetti ai lavori dovranno recepire e rispettare durante lo svolgimento delle attività di cantiere.

In generale, nel caso di più gru operanti nella stessa area, per evitare il rischio di collisione è necessario installarle in modo che i rispettivi bracci ruotino a quote differenti e che le due torri si trovino ad una distanza superiore alla somma delle lunghezze dei rispettivi bracci; se ciò non fosse possibile, occorre adottare altre misure alternative.

Per evitare il rischio di collisione del braccio con le strutture adiacenti, fisse o mobili, occorre  installare una gru, considerando la flessibilità delle sue strutture: fermo restando le indicazioni del fabbricante della macchina, in linea generale come indicazione di buona tecnica, la distanza di sicurezza da osservare è di almeno 2 metri, misurata tra gli ostacoli e ogni punto della gru a rischio di collisione (ad esempio, punta del braccio, zavorra di controbraccio). La distanza dal gancio nella posizione di fine corsa superiore deve essere almeno di 2,50 metri, qualora siano presenti lavoratori sul piano di lavoro sottostante la gru e nei casi in cui si ha una sovrapposizione planimetrica tra due o più bracci di gru interferenti.

Per quanto riguarda la componente del vento sulle gru, ferme restando le indicazioni del fabbricante, è necessario che nelle fasi di inattività di cantiere, le gru siano essere libere di ruotare liberamente sotto l’azione del vento; per le gru che hanno la possibilità di ripiegare il braccio, tale opzione può garantire la libera rotazione durante la fase inattiva. Per i casi in cui non sia possibile adottare le soluzioni indicate, è necessario utilizzare blocchi meccanici e occorre procedere a specifici calcoli di stabilità (ribaltamento e resistenza) della gru.

Le fasi di movimentazione dei carichi, invece, devono essere programmate in modo da eliminare la contemporaneità delle manovre nelle zone di interferenza.

Per raggiungere tale scopo, è necessario che i gruisti (che devono essere stati preventivamente formati ed addestrati) possano comunicare tra loro direttamente, informandosi preventivamente relativamente alle manovre che si accingono a compiere. La comunicazione diretta tra i manovratori può essere realizzata per esempio con l’uso apparecchi radio ricetrasmittenti o telefoni cellulari o in subordine con un adeguato codice di segnali che dia garanzia di ricezione di messaggi.

Ai manovratori devono essere date precise istruzioni per iscritto, sulle zone di interferenza, sulle priorità delle manovre, sulle modalità di comunicazione e sul posizionamento del mezzo, ivi compreso braccio e carico, nelle fasi di inattive del mezzo.

Infine, per quanto riguarda l’esecuzione di lavori in prossimità di parti elettriche attive, è necessario rispettare almeno una delle precauzioni previste nell’articolo 117 del D.Lgs. 81/2008 e indicate di seguito:

a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive ad opera dell’ente gestore per tutta la durata dei lavori;

b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l’avvicinamento alle parti attive;

c) rispettare la distanza di sicurezza previste nell’allegato IX del D.lgs. 81/2008”.

Si sottolinea tuttavia che l’installazione a distanza di sicurezza da parti attive è la soluzione prioritaria da mettere in atto; ove ciò non sia possibile tale distanza di sicurezza può essere anche garantita da adeguati sistemi automatici anti interferenza o anticollisione.