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I ponteggi

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I ponteggi sono strutture provvisorie impiegate nella maggior parte dei lavori edili, necessarie per poter realizzare in sicurezza interventi di nuova costruzione o di manutenzione straordinaria. Sono classificati come opere provvisionali a servizio del cantiere, ma possono anche essere utilizzati come strutture autoportanti per la realizzazione di affissioni pubblicitarie, palchi per eventi e gradinate, previa realizzazione di zavorrature o fondazioni. 

Nella storia, i ponteggi cominciano a fare la loro apparizione attorno ai primi del Novecento e in questo periodo venivano realizzati in legno di bambù così come accade ancora tutt’oggi nei paesi asiatici. 

Tra i numerosissimi ponteggi realizzati, quello che ha avuto maggior rilevanza è stato quello realizzato da Michelangelo Buonarroti per la costruzione della cupola della Basilica di San Pietro in Vaticano.

Oggi invece, tutti i ponteggi vengono prodotti in acciaio o alluminio e per essere utilizzati, devono riportare il marchio del fabbricante, il quale deve essere impresso a rilievo o a incisione, deve essere indelebile e sempre visibile.

 

Aspetti normativi di maggior rilevanza

La vigente normativa detta numerosissime “regole” per l’installazione e l’utilizzo dei ponteggi, ma tra le più importanti e utili troviamo che:

  • il montaggio dei ponteggi deve essere effettuato sotto la diretta sorveglianza del preposto e da personale adeguatamente formato e informato;
  • il numero minimo degli addetti al montaggio e smontaggio del ponteggio, deve essere di 3 persone compreso il preposto, tutte debitamente formate;
  • la tecnica di montaggio e smontaggio e le modalità d’uso devono rispettare quanto previsto dal D.Lgs 81/08, dal libretto del ponteggio (contenente l’autorizzazione del Ministero del Lavoro) e dal PIMUS;
  • tutti i ponteggi moderni, sono caratterizzati da un valore di portanza determinato indicato nel libretto, oltre al quale non è consentito eccedere, se non mediante rinforzi strutturali da progettare preventivamente. Tra i carichi gravanti bisogna considerare il peso dei lavoratori, quello dei materiali depositati sull’impalcato, i carichi dovuti al vento, quello della neve ed eventualmente quelli trasmessi a causa dall’irregolarità del montaggio; il comportamento degli elementi strutturali del ponteggio a rottura, è caratterizzato dal collasso improvviso, senza che vi sia una precedente manifestazione di deformazione;
  • nel caso in cui lo schema di montaggio applicato per la realizzazione del ponteggio, è difforme rispetto ai modelli geometrici forniti dal fabbricante, deve essere previsto un progetto specifico a firma di un tecnico abilitato.

 

Tipologie di ponteggio

Anche la scelta del ponteggio in relazione all’opera da realizzare, è un aspetto molto importante, in quanto ogni tipologia di impalcato ha delle caratteristiche e delle peculiarità che a volte fanno la differenza.

Ma vediamo di seguito quali tipologie di ponteggio esistono oggi sul mercato e quali sono le loro caratteristiche:

  • Tubi e giunti: i montanti e i traversi sono costituiti da elementi separati, ciò permette la disposizione libera degli elementi per servire meglio l’opera soggetta alle lavorazioni. E’ una tipologia semplice, robusta e versatile, ma deve essere montato da maestranze qualificate con l’impiego di maggior tempo per la sua realizzazione.  
  • Telai prefabbricati: gli impalcati sono posti a livelli altimetrici con interassi prefissati. Vi sono diverse tipologie a seconda dell’altezza alla quale viene saldato il traverso ai montanti: a portale (circa 20 cm dall’estremità superiore) e ad “H” (circa in mezzeria). Si tratta di un sistema semplice e rapido, ma è limitato nelle diverse configurazioni geometriche. 
  • Montanti e traversi prefabbricati (multidirezionale): l’elemento che caratterizza questo tipo di ponteggio è la piastra multidirezionale, ovvero un disco metallico collegato ai montanti dotato di otto fori sul quale si innestano i correnti e i traversi. Questi ultimi hanno le estremità dotate di un cuneo ad innesto rapido. Il sistema è versatile e semplice, ma gli elementi hanno un peso notevole. 
  • Su ruote (trabattelli): è mobile e costituito da tubi metallici e tavole prefabbricate, che ne conferiscono stabilità propria. Deve essere dotato, su tutti i lati, di parapetti e di tavole fermapiede. La normativa impone dei limiti di altezza per l’utilizzo: in ambienti chiusi e in assenza di vento l’altezza massima è di 12 metri, mentre per l’uso all’esterno è pari a 8 metri. E’ necessario che la base di appoggio del trabattello sia ampia per resistere ad eventuali carichi ed oscillazioni. Il piano deve essere ben livellato e le ruote devono essere saldamente bloccate. Questa tipologia è adatta solo ed esclusivamente per interventi brevi e puntuali.

La normativa vigente non ammette un abbinamento tra elementi di ponteggio di differente tipologia, ma spesso e volentieri può risultare necessario abbinare delle porzioni in tubo e giunto; in questi casi il coinvolgimento di un tecnico abilitato che progetti e verifichi la struttura da realizzare, risulta necessaria e di rilevante importanza.

 

Conclusioni

Il ponteggio è una vera e propria struttura e di conseguenza necessita di uno studio preliminare di dettaglio e successivamente di installatori di grande professionalità, che siano in grado di capire gli schemi grafici forniti e che siano in grado di utilizzare tutti i dispositivi di protezione individuali (DPI) necessari ad installare il ponteggio in totale sicurezza.

E’ sempre opportuno diffidare dalle ditte che si approcciano a questa particolare attività in modo superficiale e talvolta anche senza possedere tutti i requisiti e le capacità necessarie allo scopo.