Il cronoprogramma è un documento, in genere di tipo grafico, adottato per la pianificazione di una serie di attività, tra cui lo sviluppo temporale, con un’articolazione che comprende tutte le fasi di gestione e realizzazione di un’opera. La sua finalità primaria è quella di rappresentare la tempistica delle lavorazioni e di conseguenza anche una corretta gestione economica e finanziaria dell’operazione a cui si riferisce. Esistono però altri scopi per cui viene redatto il cronoprogramma dei lavori:
Il cronoprogramma generalmente è applicato alle commesse nel settore delle costruzioni di qualsiasi tipo (edili, industriali, navali, telecomunicazioni, ecc.), all’interno delle quali questo elaborato è obbligatorio per tutti i progetti esecutivi di un’opera e costituisce parte integrante del contratto.
Il cronoprogramma, legato al coordinamento della sicurezza, ha una funzione un pò diversa rispetto al semplice monitoraggio dei tempi e delle attività. La funzione primaria per cui all’interno del Piano di Sicurezza e Coordinamento, viene redatto il cronoprogramma dei lavori, è quella legata alla valutazione delle fasi di lavoro interferenti tra loro, che potrebbero dare origine a rischi aggiuntivi rispetto a quelli diretti della fase di lavoro stessa. Ma non tutte le fasi apparentemente sovrapposte dal cronoprogramma, sono di fatto interferenti tra loro; può accadere che due lavorazioni avvengano contemporaneamente, ma in luoghi di cantiere opposti, con l’impiego di attrezzature specifiche dedicate e con personale diverso: in questo caso le attività non generano nessun rischio interferenziale. Viceversa, se due o più attività avvengono contemporaneamente e nella stessa zona di lavoro, occorre definire delle misure di prevenzione e protezione specifiche, che consentano di operare in sicurezza: tra le misure più frequenti troviamo lo sfasamento temporale (prima una lavorazione e poi l’altra), oppure lo sfasamento spaziale (ogni lavorazione avviene in un’area dedicata e diversa).