Immagine News

Il famoso DPO

2370 visualizzazioni

Quando sentiamo parlare di DPO, ci viene subito in mente il nuovo regolamento europeo sulla privacy, al quale tutte le aziende devono adeguarsi per poter trattare i dati in maniera conforme. Ma la figura del DPO (Data Protection Officer), non è un automatismo di questo adeguamento, anche se ogni tanto capita di trovare situazioni in cui sembra; specifichiamo invece che, tale figura è obbligatoria nelle organizzazioni più complesse o particolarmente sensibili e per tutta la pubblica amministrazione.

 

Chi è il DPO e cosa fa

Il DPO è un supervisore indipendente, designato obbligatoriamente nei casi previsti, dal titolare del trattamento; deve essere coinvolto tempestivamente su ogni questione che prevede una protezione dei dati effettiva dei cittadini e per tutelare il titolare e il responsabile del trattamento, dovendo supervisionare tutte le attività di attribuzioni dei ruoli e delle responsabilità. In ambito privato, il regolamento europeo prevede l’obbligo di designare il DPO quando le attività principali del titolare e del responsabile richiedono su larga scala un monitoraggio regolare e sistematico (per esempio gli operatori di telecomunicazione, gli operatori che effettuano profilazione per finalità di marketing comportamentale, ecc…).

 

I compiti del DPO

I compiti del DPO sono:

  • informare e fornire consulenza al titolare e al responsabile del trattamento;
  • vigilare sull’osservanza del regolamento europeo;
  • vigilare sulle attribuzioni delle responsabilità;
  • offrire costantemente attività di consulenza;
  • collaborare con il Garante;
  • controllare che non vi siano violazioni dei dati e in caso negativo che siano state notificate all’organo di vigilanza.