L’addetto antincendio è la persona che, all’interno dell’ambito aziendale, ha il compito di mettere in pratica le attività di prevenzione aegli incendi, di evacuazione dai luoghi di lavoro e di salvataggio degli altri lavoratori in caso di emergenza, in coordinamento con i responsabili di primo soccorso.
E’ compito del Datore di Lavoro nominare, formare ed addestrare gli addetti antincendio.
La persona designata a svolgere il compito di addetto alle emergenze non può rifiutarsi di svolgere questa mansione se non per giustificato motivo.
Il numero degli addetti antincendio all’interno di un’attività deve essere adeguato all’organizzazione dell’azienda (tendenzialmente nelle aziende composte da più lavoratori, il numero minimo degli addetti deve essere almeno pari a due unità, in modo da sopperire ad eventuali assenze di uno di essi). Nelle imprese con più addetti antincendio si viene a creare la Squadra Antincendio.
L’addetto antincendio, oltre a dover seguire ed aggiornare periodicamente una formazione specifica, può collaborare all’individuazione dei rischi presenti nei luoghi di lavoro in relazione al suo ruolo e, di conseguenza, può proporre delle soluzioni per eliminare o ridurre i rischi. Inoltre, verifica che le vie di esodo siano mantenute sgombre, oltre ad occuparsi della realizzazione e della gestione delle misure di segnalazione del rischio.
Un altro compito dell’addetto consiste nell’assicurarsi della buona funzionalità dei sistemi antincendio di protezione del personale.
Le aziende vengono classificate in relazione al carico di incendio e al livello di rischio a cui sono sottoposte. Si dividono in 3 categorie di rischio: alto, medio e basso.
Alcune delle attività a rischio elevato sono:
Sono considerate attività a rischio basso quelle con meno di tre lavoratori, dove sono presenti sostanze scarsamente infiammabili, dove le condizioni di esercizio offrono scarsa possibilità che si sviluppino focolai e ove non sussistono probabilità di propagazione delle fiamme.
Rientrano nelle attività a rischio medio quelle non contemplate negli altri due livelli di rischio, compresi i cantieri con parti interne dove si detengono ed impiegano sostanze infiammabili e si fa uso di fiamme libere.
I contenuti e la durata della formazione degli addetti antincendio, variano a seconda della classificazione aziendale in relazione a quanto previsto dal DM 10 marzo 1998. Il corso prevede sia una parte teorica che una parte pratica.
La parte sull’incendio e la prevenzione incendi ha una durata di 1, 2 o 4 ore a seconda del livello di rischio (basso, medio o alto) e riguarda i seguenti argomenti scelti in base al settore di rischio:
I contenuti che compongono la parte della protezione antincendio e le procedure da adottare in caso di incendio riguardano:
La parte pratica di addestramento, ha una durata di 2 ore per gli addetti operanti in aziende a livello di rischio basso e si limita all’uso degli estintori. Nelle attività a rischio medio, la durata della prova pratica è di 3 ore, ed è integrata con l’uso di naspi, idranti e i Dispositivi di Protezione Individuale. L’uso degli impianti di spegnimento e dei DPI è ulteriormente approfondito nella prova pratica di addestramento del corso a rischio alto che ha una durata di 4 ore.