E’ ancora una volta l’INAIL che definisce alcuni criteri da tenere presente ogni qualvolta ci si trova ad affrontare lavori elettrici. Il Datore di Lavoro definisce la metodologia di lavoro che si intende adottare di volta in volta e delinea scrupolosamente le procedure di lavoro da adottare, prevedendo la fattibilità del lavoro, la redazione di piani di lavoro e di intervento e la valutazione delle condizioni lavorative; tale iter consente di abbattere il rischio infortunio a carico dei lavoratori.
Per ogni attività da effettuare su impianti elettrici sotto tensione, è necessario redigere un piano di lavoro e uno o più piani di intervento. Apparentemente identici, in realtà sono due tipologie distinte di piani da predisporre per poter operare in totale sicurezza. Ogni lavoro può essere oggetto di più piani di intervento e ogni piano di intervento può riferirsi ad un unico lavoro o parte di esso. Più piani di intervento possono fare riferimento ad un unico piano di lavoro. La differenza tra i due piani, sta nei loro contenuti.
Esistono diverse metodologie di lavoro per operare su linee o impianti in tensione e tutti dipendono dalla posizione dell’operatore rispetto alla zona di lavoro; nello specifico, troviamo: