Purtroppo, sempre e solo dopo essere venuti a conoscenza di qualche “disastro”, ci si pongono delle domande su come e cosa si sarebbe potuto o dovuto fare per prevenire il fatto e sull’individuazione delle figure responsabili dell’accaduto; ma questo accade sempre tardi, ragionando con il “senno del poi” e ripensando magari a qualche spunto che in realtà è stato sottovalutato. E’ sempre stato così: quando puoi fare qualcosa, sottovaluti il problema e quando non puoi più fare nulla perché il fatto si è verificato, si cerca di “salvare la pelle” scaricando le responsabilità a cascata fino all’infinito! Ma allora come possiamo fare?
Ci sono diverse possibilità che potrebbero essere utilizzate, vediamone alcune:
- informare prima o durante l’evento. In alcuni grandi eventi, può essere efficace la proiezione di un video messaggio relativo alla sicurezza, che può essere rimodulato nelle giuste proporzioni rispetto alle dimensioni dell’evento o della situazione e può diventare un elemento per rendere più consapevoli gli utenti della propria sicurezza;
- effettuare esercitazioni con la presenza degli utenti, dei clienti, del pubblico (ad esempio in hotel e ristoranti, ma anche in altri contesti);
- distribuire materiali informativi specifici e chiari (evitare indicazioni di norme, ma lavorare su disegni e schemi);
- aprire dei tavoli tecnici di confronto per analizzare varie situazioni e meglio comprendere dinamiche e problematiche; in tal caso il punto di approfondimento e confronto non dovrebbero essere i grossi eventi, ma la quotidianità di strutture che ogni giorno aprono la loro attività e che a volte non riescono a comprendere i vincoli ed i limiti che le norme impongono.
Nel prossimo articolo vedremo come e perchè il fattore umano è l’aspetto più complesso da gestire in caso di emergenza!