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Età, lavoro e sicurezza

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A causa delle riforme pensionistiche, che nel tempo hanno allungato la vita lavorativa, ci troviamo a fare i conti con un aumento dei ritmi e dei carichi di lavoro che producono un'usura precoce dell'essere umano, con numerosi fenomeni di malattie professionali già in giovane età. La malattia professionale che la fa da padrone, è quella legata a disturbi muscolo scheletrici e nervosi; spesso tali disturbi diventano invalidanti con il progredire dell'età e ciò compromette seriamente l'occupabilità delle persone anziane.

 

Le malattie professionali in Italia

In Italia, le malattie professionali colpiscono:

  • il 31% lavoratori di età compresa tra i 45 e i 54 anni;
  • il 41% lavoratori di età compresa tra i 55 e i 64 anni;
  • il 75% del totale, si riferiscono a malattie muscolo scheletriche croniche.

Ma come influiscono queste malattie professionali nella vita di tutti i giorni? I principali problemi possono essere così sintetizzati:

- riduzione della produttività, per effetto dell'aumento crescente dell'assenteismo;

- impatto via via crescente sul sistema sanitario per l'accumulo di malattie invalidanti;

- perdita massiccia di posti di lavoro;

- aumento esponenziale di potenziali inoccupati cioè persone senza accesso alla pensione anticipata e senza concrete possibilità di reimpiego.

 

Come fare per evitare malattie professionali

Come per tutte le problematiche, esistono delle soluzioni; in questo caso, è necessario definire una serie di misure di prevenzione e protezione che consentano di preservare la salute dei lavoratori. Le possibilità sono molte e variabili in relazione al contesto lavorativo, ma alcuni spunti possono essere così schematizzati e sintetizzati:

  • cercare di adattare il lavoro anche alle persone più anziane;
  • il pensionamento in età più avanzata presuppone dei miglioramenti e adattamenti del lavoro;
  • contenere i rischi inerenti in particolare al sovraccarico cumulativo degli arti superiori, limitazioni nella movimentazione manuale carichi, posture incongrue, orari di lavoro, turni e lavoro notturno, pause e ritmi, restrizioni dei tempi, rumore intenso, vibrazioni rilevanti, clima e microclima severo, fattori di stress.