A seguito della misurazione e della valutazione del rischio del gas Radon (si ricorda che il livello medio di riferimento non deve essere superiore a 300 Becquerel/metro cubo), diventa fondamentale definire le misure di prevenzione e protezione da mettere in atto, in relazione ai valori rilevati.
Per meglio chiarire la situazione del gas Radon sul territorio italiano e lombardo, è importante ricordare che ciò dipende dalla natura del suolo, dall’area geografica, dalla tipologia e dalle caratteristiche costruttive degli edifici.
L’Italia è un terreno molto fertile per il gas Radon, tanto che esistono intere Regioni molto esposte; nello specifico possiamo sintetizzare la situazione nel seguente modo:
In Lombardia il gas Radon la fa da padrone: per più del 50% della sua superficie (quella più a nord), la media annua della concentrazione di Radon indoor al piano terra, supera i 131 Becquerel/metro cubo; tale valore delinea come la situazione non deve essere per nulla sottovalutata.
Numerose possono essere le misure efficaci da mettere in atto, fin dalla fase costruttiva.
Tra le più semplici e diffuse possiamo trovare: