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Il rischio radon

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Innanzitutto cerchiamo di definire che cosa si intende per Radon: è un gas molto pesante, pericoloso per la salute umana se inalato in quantità significative. Si genera nel terreno, nelle rocce e migra attraverso le porosità ed ha la caratteristica che, accumulandosi all'interno degli edifici, è la seconda causa di cancro al polmone dopo il fumo di tabacco. L’esposizione a questo inquinante, ha luogo negli ambienti confinati di vita e di lavoro e varia in funzione di numerosi fattori quali la natura del suolo, l’area geografica, la tipologia e le caratteristiche degli edifici. A fronte di ciò possiamo tranquillamente affermare che il Radon è un vero e proprio rischio da valutare all’interno dei Documenti di Valutazione dei Rischi.

 

Come misurare il gas radon

Il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in un ambiente chiuso ed in tutti i locali dell’immobile interessato alla rilevazione, non può superare 300 Bq/mc (Becquerel/metro cubo), misurato con strumentazione passiva, cioè con strumentazione che non richiede alimentazione. Per effettuare una valutazione sulla concentrazione media del radon, all’interno di un edificio, occorre effettuare delle misurazioni su periodi di esposizione medio-lunghi (tipicamente 3-12 mesi). In generale le misurazioni avvengono su un periodo annuale suddiviso in due semestri primaverile-estivo e autunnale-invernale per:

- gli edifici destinati all'istruzione, compresi gli asili nido e le scuole materne, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso, e in tutti i locali dell'immobile interessato, non può superare i 300 Bq/mc, misurato con strumentazione passiva;

- gli interrati, seminterrati e locali a piano terra degli edifici diversi da quelli precedentemente menzionati, ma aperti al pubblico, con esclusione dei residenziali e dei vani tecnici isolati al servizio di impianti a rete, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso non può superare 300 Bq/mc, misurato con strumentazione passiva.

 

Come prevenire gli effetti del gas radon

In alcune Regioni, già in fase di progetto edilizio per le nuove costruzioni di edifici destinati all’Istruzione, occorre dimostrare la bassa probabilità di accumulo di radon nei locali ed in particolare una relazione tecnica dettagliata contenente:

  • le indicazioni sulla tipologia di suolo e sottosuolo;
  • le indicazioni sui materiali impiegati per la costruzione;
  • le soluzioni tecniche adeguate, in relazione alle tipologie di suolo e di materiali impiegati per la costruzione, idonee ad evitare l’accumulo di gas radon nei diversi locali.

E’ quindi possibile prevenire il rischio, già in fase di progettazione: pensiamoci!