Ormai tutti abbiamo sentito parlare degli ancoraggi da predisporre in copertura, utili per gli interventi puntuali di pulizia o di manutenzione. Tali ancoraggi vengono usati congiuntamente ai sistemi di arresto caduta e hanno lo scopo di impedire che i lavoratori cadano o, comunque, che vadano ad impattare contro ostacoli o addirittura vadano a toccare il suolo durante un’eventuale caduta. A fronte di ciò, al fine di rendere un sistema di ancoraggio efficiente ed efficace, deve essere scelto adeguatamente e deve rispettare alcuni importanti requisiti.
In generale si ricorda che, sono da prediligere i sistemi che impediscono la caduta libera del lavoratore, rispetto a quelli che arrestano la caduta libera in quanto, limitando il percorso che può compiere il lavoratore, non ne permettono la caduta dall’alto. A tale scopo esistono:
- sistemi di trattenuta, che consentono di circoscrivere e limitare il movimento del lavoratore, in modo che allo stesso venga impedito di raggiungere zone in cui potrebbe verificarsi una caduta dall’alto;
Sostanzialmente esistono 2 sistemi di ancoraggio distinti:
- ancoraggio lineare: consente la traslazione di un lavoratore su un ancoraggio lineare flessibile con conseguente oscillazione rispetto all’ancoraggio lineare, a seguito di una caduta dall’alto avvenuta disassata rispetto alla mezzeria dell’ancoraggio lineare;
- ancoraggio puntuale: alla oscillazione di un lavoratore rispetto al suo punto di ancoraggio a seguito di una caduta dall’alto avvenuta disassata rispetto alla retta passante per il punto di ancoraggio e perpendicolare al bordo di caduta.