L’ambito di lavoro in cui si parla di fattore di caduta, sono i lavori in quota per i quali vengono utilizzati i dispositivi anticaduta. Cerchiamo allora di capire che cosa si intende per fattore di caduta: è la distanza tra il punto di ancoraggio del lavoratore e il punto di arresto dello stesso in considerazione della lunghezza della corda disponibile per ripartire la forza di arresto in caso di caduta. E’ compito del Datore di Lavoro selezionare i sistemi di lavoro più idonei e sicuri in relazione al lavoro da eseguire, privilegiando Dispositivi di Protezione Collettiva in relazione a quelli Individuali, ma è obbligo dei lavoratori (dopo essere stati debitamente formati) attuare le tecniche di lavoro previste, nel modo corretto.
Per fare in modo di ridurre al minimo i rischi, è necessario comprendere i fattori di caduta, i quali si distinguono in tre tipologie in relazione della posizione del punto di ancoraggio. La questione, ruota attorno all’individuazione del punto di ancoraggio: un punto di ancoraggio più alto riduce la distanza di caduta e quindi riduce in maniera significativa il rischio di lesioni dovute alle forze di impatto in caso di caduta. I fattori di caduta sono:
Questo aspetto, spesso sottovalutato, ha lo scopo di limitare al massimo la forza che il sistema anticaduta trasmette all’operatore in caso di caduta, forza che non deve mai essere maggiore di 6.0 KN, al fine di evitare importanti traumi all’operatore.