Quante volte ci è capitato di sentire che, a fronte di un’emergenza o di un’aggressione nonostante fossero numerose le persone presenti, nessuno è intervenuto per cercare di gestire la situazione al meglio? In realtà questo comportamento ha una spiegazione scientifica che cercheremo di spiegare.
Numerosi sono stati gli esperimenti volti a capire perché i comportamenti delle persone in caso di emergenza, non fossero spesso adeguati alla situazione: da tutti questi esperimenti, è scaturito che un alto numero di presenti, riduce la probabilità che qualcuno di loro intervenga. Il concetto che sta alla base di questo approccio, che è stato definito effetto spettatore cioè quello che consente la diffusione della responsabilità: nessuno degli spettatori dell'evento o dell'emergenza ritiene di avere la responsabilità di intervenire in prima persona. Tutti aspettano che sia qualcun altro a fare la prima mossa. Ma la cosa strana, è che quando ciò avviene, anche gli altri si mobilitano immediatamente e partecipano alla risoluzione del problema o comunque mettono in atto comportamenti finalizzati al superamento della condizione di emergenza. I responsabili della sicurezza e gli addetti alla gestione delle emergenze devono quindi tenerne conto e pianificare procedure, meccanismi, comunicazioni affinché questo rischio sia il più possibile mitigato.
Molte sono le possibilità operative che consentono di prevenire l’effetto spettatore; tra le principali possiamo evidenziare:
Proviamo a fare questa riflessione: noi tutti siamo abituati a leggere accanto alla leva del freno di emergenza di un treno o di una metropolitana: "ogni abuso sarà punito". La logica del messaggio è assolutamente chiara e condivisibile: evitare che il freno venga azionato per scherzo, per gioco o per errore. Ma abbiamo mai pensato quanto questo messaggio di divieto contribuisce a inibire un comportamento corretto che in certe situazioni dovrebbe invece essere facilitato?