Immagine News

L’ effetto spettatore nella gestione delle emergenze

3436 visualizzazioni

Quante volte ci è capitato di sentire che, a fronte di un’emergenza o di un’aggressione nonostante fossero numerose le persone presenti, nessuno è intervenuto per cercare di gestire la situazione al meglio? In realtà questo comportamento ha una spiegazione scientifica che cercheremo di spiegare.

 

L’unione fa la forza….o no?

Numerosi sono stati gli esperimenti volti a capire perché i comportamenti delle persone in caso di emergenza, non fossero spesso adeguati alla situazione: da tutti questi esperimenti, è scaturito che un alto numero di presenti, riduce la probabilità che qualcuno di loro intervenga. Il concetto che sta alla base di questo approccio, che è stato definito effetto spettatore cioè quello che consente la diffusione della responsabilità: nessuno degli spettatori dell'evento o dell'emergenza ritiene di avere la responsabilità di intervenire in prima persona. Tutti aspettano che sia qualcun altro a fare la prima mossa. Ma la cosa strana, è che quando ciò avviene, anche gli altri si mobilitano immediatamente e partecipano alla risoluzione del problema o comunque mettono in atto comportamenti finalizzati al superamento della condizione di emergenza. I responsabili della sicurezza e gli addetti alla gestione delle emergenze devono quindi tenerne conto e pianificare procedure, meccanismi, comunicazioni affinché questo rischio sia il più possibile mitigato.

 

Come prevenire l’effetto spettatore

Molte sono le possibilità operative che consentono di prevenire l’effetto spettatore; tra le principali possiamo evidenziare:

  • la formazione;
  • l’informazione, con particolare riferimento ad un evento specifico;
  • l’addestramento pratico;
  • la continua sensibilizzazione sui temi legati alla gestione delle emergenze, in tutti i contesti (lavoro, tempo libero, trasporti, eventi, ecc…);
  • la progettazione di ambienti aventi caratteristiche utili a modellare il comportamento e le scelte delle persone che vi si trovano (ad esempio in un supermercato, disporre alimenti sani ad altezza degli occhi dei clienti ne aumenta l'acquisto più di quanto farebbe la proibizione del “cibo spazzatura”).

Proviamo a fare questa riflessione: noi tutti siamo abituati a leggere accanto alla leva del freno di emergenza di un treno o di una metropolitana: "ogni abuso sarà punito". La logica del messaggio è assolutamente chiara e condivisibile: evitare che il freno venga azionato per scherzo, per gioco o per errore. Ma abbiamo mai pensato quanto questo messaggio di divieto contribuisce a inibire un comportamento corretto che in certe situazioni dovrebbe invece essere facilitato?