In generale “si definisce scavo qualunque asportazione di rocce e/o terra dalla collocazione originaria necessaria alla creazione di splateamenti, cavità, ecc. di forme e dimensioni opportune, necessari per la realizzazione di opere ingegneristiche.”
Gli scavi si distinguono in:
• scavi a cielo aperto;
• scavi in galleria o in cunicolo.
Per scavo di sbancamento, invece, si intendono quegli scavi in cui la superficie orizzontale è preponderante rispetto alla profondità dello scavo e tale sezione è sufficientemente ampia da consentire l'accesso ai mezzi di trasporto sino al fronte di scavo (accesso diretto o a mezzo di rampe provvisorie), in modo che il materiale scavato venga caricato direttamente sui mezzi di trasporto con una sola movimentazione del mezzo di escavazione. In genere si ricorre a questi tipi di scavo aperto, quando è necessario eseguire scavi su vasta superficie quali quelli per lo spianamento o sistemazione del terreno su cui dovranno sorgere le costruzioni, per tagli di terrapieni e per la realizzazione di platee di fondazione.
Nei lavori in cui sono presenti attività di scavo, l’esposizione al rischio per la salute e la sicurezza del lavoratore è particolarmente elevata; come ormai appurato, si procede prioritariamente prevedendo l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Collettiva (opere di contrasto e di sostegno delle pareti, dispositivi di protezione dei bordi, ecc.) e, quando il rischio residuo non può essere evitato e/o ridotto, dei Dispositivi di Protezione Individuale (di posizionamento e/o contro le cadute dall’alto, ecc.).
Nei lavori in cui sono presenti attività di scavo, il lavoratore è esposto a rischi di seppellimento, di caduta dall’alto e/o strettamente connessi all’esecuzione dello scavo e di natura diversa in relazione all’attività specifica da svolgere, che possono provocare morte, lesioni gravi e di carattere permanente e danni alla salute.
Le tipologie di rischio prevalenti a cui il lavoratore è più frequentemente assoggettato, sono:
Rispetto ai rischi prevalenti, bisogna tenere in considerazione anche altri rischi trasversali, che indirettamente sono in grado di generare seppellimento o caduta dall’alto da parte del personale, come ad esempio seppellimento derivante da accumuli di materiali sul ciglio, vibrazioni, scuotimenti, presenza di falde acquifere e circolazioni di fluidi, vento, pioggia, umidità o ghiaccio sulle superfici di calpestio; e ancora caduta dall’alto all’interno dello scavo derivante da mancanza di protezione dei bordi dello scavo, insorgenza di vertigini, abbagliamento degli occhi, scarsa visibilità, colpo di calore o di sole, rapido abbassamento della temperatura.
A fronte di ciò vediamo come approcciarsi ad un’attività di scavo.
Nuovi approfondimenti sono disponibili nel prossimo articolo “Scavo di sbancamento o splateamento”